COME SALMONI CONTRO LA CORRENTE DEL PENSIERO DEBOLE IMPERANTE


Ecco che iniziamo una nuova avventura. Cinque anni fa, dopo avere vissuto una delle più traumatiche ed umilianti esperienze della mia vita, ho detto basta alla danza sportiva.
Dopo oltre vent'anni di servizio totale, a cui ho sacrificato con passione ed entusiasmo gran parte della mia vita ho detto basta con quella che sentivo la mia missione esistenziale. Organizzare la danza sportiva. Renderla più etica, più intelligente.
Paradosso della sorte sono stato cacciato con accuse infamanti di cose che personalmente non mi sono passate nell'anticamera del cervello!
Allora la scelta più semplice mi è sembrata fuggire, allontanarmi, mollare. Basta con la danza sportiva.
Basta con una disciplina ipocrita che non è sport ma uno schifoso esempio di come il tentare di fregarsi a vicenda in certi ambienti sia la regola, il normale modus operandi.
Ho provato a cambiarlo in meglio, ho sicuramente fatto molti errori, sono stato catapultato fuori con una sanzione ignominiosa, offensiva, soprattutto perchè oggi, dopo sei anni, è di palese evidenza, indiscutibile, che era falsa. Che era tutta una montatura finalizzata ad acquisire il potere, prendere il mio posto nella federazione italiana danza sportiva.

Il mio nome è Ferruccio Galvagno, molti atleti sicuramente non sanno nemmeno chi sono e cosa ho fatto. E questo è poco importante.
Ciò che è importante è che capiscano quali erano i pensieri, i progetti, i programmi di un giovane atleta che, dalla campagna cuneese in cui vive, ha raggiunto i vertici mondiali della danza sportiva come dirigente ed ha trasformato una federazione cenerentola in una delle due più potenti ed influenti federazioni al mondo.

Oggi, come salmoni che nuotano controcorrente rispetto al pensiero debole, mediocre e pernicioso imperante, ritorno ad occuparmi della danza sportiva perchè sbagliavo. Lo ammetto.

Perchè, ferito e dolorante, tranciavo giudiz su dii un un mondo, quello della danza sportiva appunto, come un amante tradito, ferito, dimentico delle bellezze di ciò che ama. Dimentico che la danza sportiva è fatta di moltissime meravigliose persone che amano, si sacrificano, spendono soldi, tempo e risorse nel tentativo di migliorare sè stessi o di supportare i loro figli.

Sbagliavo perchè io amo la danza sportiva e ci credo.
Le ferite si sono rimarginate.
Il mio amore è ferito, sbandato, umiliato, stuprato da progetti, programmi, comportamenti ed atteggiamenti che stanno alla bellezza della danza sportiva come la crudeltà dell'ISIS e la sua barbarie sta al mondo occidentale in cui viviamo.

Ora che il dolore per le offese ricevute - e per chi avrà tempo e voglia di documentarsi presenterò tutti i passaggi e le prove del "golpe" - mi rimane chiaro che AMO LA DANZA SPORTIVA e, ne sono certo, come me sono migliaia le persone che la amano e che credono sia, aldilà dei difetti tipici delle umane attività, un'ottimo campo per migliorare sè stessi, per fare esperienza, per imparare cose importanti.

WE LOVE DANCESPORT. WE TRUST IN IT.
NOI AMIAMO LA DANZA SPORTIVA. NOI CI CREDIAMO!


Vuole essere la piazza "virtuale" della comunità di chi come me, nonostante abbia preso mazzate micidiali, si sia trovato più povero materialmente e maltrattato, possa esprimere il suo amore per la danza sportiva.
E il cuore non si comanda. Quando si ama non si giudica.
E capita spesso che le cose che amiamo ci facciano soffrire.

Cominciamo da qui. Cominciamo da oggi.
Come qualcuno spesso ripete: "se non ora quando?".

Oggi, dopo cinque anni sono qui "depurato" dal coinvolgimento emotivo negativo dell'esperienza vissuta per concentrarmi sul positivo.
 All we need is love! L'uomo è un "dispositivo biomeccanico d'amore". Più amore esprime in ciò che fa più ottiene successo, pace e soddisfazione.

Allora allacciate le cinture. Oggi si comincia.
Ama, ringrazia e ridi.
Che la tua vita sia un cha cha cha!

Ferruccio Galvagno